La Chirurgia Plastica nei paesi in via di sviluppo
Un grazie al compianto amico Carlo Orsi, grande fotografo milanese (mancato l'1/6/2021) per la concessione che mi fece alcuni anni fa, di utilizzare per questo mio sito due sue fotografie realizzate per Interethnos Interplast Italy: foto Dr. Gandini in alto a destra in home page (senza mascherina) (Kampala, Uganda 2008) e foto intervento chirurgico alla pagina "Chir Plastica Ricostruttiva" (Shigatse, Tibet 2005). Le immagini sono tratte dai bellissimi libri fotografici con le immagini delle nostre missioni chirurgiche nel mondo: "Io sorrido, tu sorridi" (Valentina ed., Milano) di Carlo Orsi e Renata Prevost e "Il Singolo Dettaglio (The Single Detail)" (Skira ed. 2009) di Carlo Orsi. Il ricavato della vendita di questi libri venne utilizzato da Interethnos Interplast Italy per finanziare ulteriori spedizioni chirurgiche.
In molti paesi del mondo centinaia di bambini, uomini e donne portatori di malformazioni, esiti di ustioni, neoplasie, sono destinati a una vita di emarginazione.
Ecco allora che uno strumento come la chirurgia plastica ricostruttiva, nota ai più solo come un lusso e molto spesso erroneamente confusa con la chirurgia estetica, può diventare speranza di nuova vita. Nei paesi poveri del mondo, infatti, questa specialità è pressoché sconosciuta o comunque inaccessibile, come molte altre specialità mediche e chirurgiche.
Sono queste le ragioni e gli scopi per cui è nata Interethnos Interplast Italy
Interplast è un’organizzazione senza fini di lucro, composta da personale medico e paramedico: chirurghi plastici, anestesisti, pediatri, infermieri.
Fondata nel 1969 da Donald Laub, professore di chirurgia plastica ricostruttiva alla Stanford University di Palo Alto (USA), Interplast si è poi trasformata in una organizzazione internazionale alla quale ogni anno si sono associati sanitari ma anche persone di ogni settore professionale.
Interplast invia personale medico e infermieristico in quei paesi del mondo dove sono carenti, le più elementari strutture sanitarie e dove manca la figura del Chirurgo plastico ricostruttivo.
Chirurgia plastica nei paesi in via di sviluppo significa intervenire su gravi malformazioni del volto come la labiopalatoschisi (il cosiddetto labbro leporino) sia in età neonatale che in età adulta, altre malformazioni dell’estremo cefalico, sia congenite che acquisite, importanti e severi esiti di ustione, tumori di enormi dimensioni mai trattati, malformazioni dei genitali e degli arti, gravi traumi del volto con perdita dei tessuti molli.
Interplast risponde attivamente alle richieste di aiuto privilegiando i bambini ed i pazienti con le patologie più gravi per offrire loro la possibilità di avere una vita normale: non si limita ad assistere i pazienti nei loro paesi di origine, poiché quando l’intervento da effettuare è particolarmente complicato e richiede particolari attrezzature, il paziente ed i familiari vengono ospitati nel luogo dove ha sede Interplast per garantire loro una più completa ed adeguata assistenza.
Nel 1988 è nata a Bologna Interplast Italy (poi rinominata Interethnos Interplast Italy). Inizialmente Interplast era composta da 5 persone. Oggi sono circa una quindicina coloro che dedicando il loro tempo libero collaborando attivamente a titolo completamente gratuito.
Interethnos Interplast Italy ha già portato a termine 66 missioni in molti paesi del mondo: Zambia, Tibet, Honduras, Bangladesh, Albania, Perù, Cina, Thailandia, Buthan, Togo, Bolivia, Uganda, Vietnam, riuscendo ad operare, a tutt’oggi più di 7600 pazienti.
Una spedizione dura due-tre settimane, ma il contatto fra medici ed infermieri locali continua anche dopo il rientro in Italia del team di Interethnos Interplast Italy. I pazienti che hanno subito un intervento di chirurgia plastica ricostruttiva, infatti, necessitano di una attenta cura nel decorso postoperatorio ed i sanitari locali non solo vengono sostenuti da tutte le indicazioni utili ma vengono anche seguiti a distanza, via internet, dallo staff medico.
Interethnos Interplast Italy ha avuto a Pisa fin dal 1995 come suoi attivi membri Paolo Santoni Rugiu (già primario della Chirurgia Plastica dell’Ospedale S. Chiara di Pisa) e Daniele Gandini (chirurgo plastico presso la Divisione di Chirurgia Plastica all’ospedale Cisanello di Pisa fino al 2010, ora libero professionista presso la Casa di Cura San Rossore) che insieme, con la preziosa collaborazione di alcuni colleghi pisani (chirurghi e anestesisti) si sono recati una volta all'anno, per sette anni ad operare a Lusaka in Zambia (Africa Centrale), e successivamente hanno proseguito con missioni chirurgiche in altre parti del mondo:
Il Prof. Paolo Santoni, dopo la settennale esperienza zambiana con Interplast, ha poi operato in Iraq durante i primi tre mesi della seconda guerra del golfo, e, successivamente, in Cambogia, con altre associazioni. Paolo Santoni è deceduto a Copenhagen, Danimarca nel maggio del 2009.
Il Dott Gandini, dopo lo Zambia ha poi prestato la propria opera di chirurgo plastico di Interethnos Interplast Italy, in Tibet, per operare malformazioni ed esiti di ustioni, prima a Shigatze nel 2004, poi a Lhasa nel 2005 e successivamente, nel 2006, a Yushu (Cina).
Nel Giugno del 2008 Daniele Gandini ha organizzato e diretto una missione chirurgica a Kampala e Nkokonjeru in Uganda (Africa Centrale) della durata di due settimane, riuscendo ad operare, insieme al chirurgo plastico locale Edris Kalanzi Wamala, 71 pazienti affetti da esiti di ustioni da fuoco e da acido, malformazioni della mano e del piede e labiopalatoschisi.
Nel Gennaio del 2010 ha partecipato alla spedizione di Interethnos Interplast Italy a Camiri (Bolivia) con 75 pazienti operati, perlopiù bambini.
Nel Luglio-Agosto del 2011 seconda missione a Fort Portal in Uganda (110 pazienti operati)
Nel Gennaio del 2016 era uno dei 4 senior surgeon del gruppo italo-svizzero di Interethnos Interplast Italy che ha operato a Bien Hoa in Vietnam dove sono stati operati 77 pazienti affetti da malformazioni congenite, ustioni ed esiti di traumi
Per ulteriori informazioni sulle altre missioni di Interplast interethnos Italy vedere il sito web www.3ionlus.org
Conferenza di Daniele Gandini nell'ambito del Progetto Hope della Scuola Superiore S. Anna a Pisa, su alcune delle proprie missioni nel mondo (link) S. Anna
Per scaricare la brochure di Interplast cliccare sul seguente link: "folder 3i onlus"