Capezzoli introflessi

Man Ray

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Anche se questo problema viene annoverato tra le richieste di chirurgia estetica, ha molto spesso dei risvolti anche funzionali. L'introflessione dei capezzoli, dovuta perlopiù ad una retrazione a livello dei dotti galattofori, può spesso ostacolare seriamente l'allattamento, oltre a creare disagi dal punto di vista psicologico.

Esistono diverse tecniche chirurgiche al riguardo. Le più efficaci e a minor rischio di recidive richiedono la resezione dei dotti retratti con conseguente, notevole riduzione della capacità di allattare, ma esistono tecniche non particolarmente invasive sui dotti, che possono garantire la risoluzione del problema senza danno funzionale. Una tecnica di qualche anno fa ma ancora molto valida e che deve essere proposta è quella di Skoog, che prevede l'estroflessione del capezzolo senza ledere la continuità dei dotti galattofori mammari.

L'intervento è eseguibile in anestesia locale con un po' di sedazione e può essere proposto a tutte le età, dall'adolescenza in poi. In casi di particolare emotività può essere fatta anche una breve anestesia generale.

L'esito cicatriziale residuo sarà minimo, e limitato a quattro piccole cicatrici radiali di pochi millimetri intorno al capezzoli, all'interno delle areole.