Altri tipi di interventi per... fimosi, frenulo corto, ipertrofia piccole labbra, cicatrici retraenti, cisti pilonidale e altro...

 

Correzione fimosi prepuziale (Plastica di slittamento del prepuzio)

E' una anomalia del prepuzio maschile caratterizzata dall'impossibilità a scoprire completamente il glande a causa di un eccessivo restringimento del prepuzio stesso che spesso può presentare tenaci aderenze (cosiddette sinechie) con il glande a livello del solco balanoprepuziale.

Generalmente è congenita ma può essere anche acquisita (esiti infezioni, diabete); è solitamente fisiologica e quindi da non trattare entro i due-tre anni di età, perchè quasi sempre si risolve spontaneamente con (delicate!) manovre di progressiva apertura; se persiste oltre, deve essere trattata chirurgicamente con un intervento chiamato plastica prepuziale di slittamento. L'intervento, che non è una circoncisione, consiste nell'apertura del prepuzio, che verrà solo appena scorciato, ma manterrà sempre la possibilità di ricoprire il glande.

In età pediatrico-adolescenziale deve essere eseguito con una breve anestesia generale e ricovero in day hospital, senza pernottamento. In pazienti adulti può essere eseguito ambulatorialmente, in anestesia locale tronculare, con un minimo di assistenza anestesiologica (lieve sedazione).

Frenuloplastica per frenulo prepuziale corto 

Si tratta di una piccola retrazione fibrosa sottostante al glande che può creare problemi e fastidi a causa della trazione che provoca soprattutto durante l'erezione. Il problema si risolve con un piccolo intervento eseguibile ambulatoriamente in anestesia locale, che consiste nella sezione del frenulo retraente (frenulotomia) e nell'esecuzione di una piccola plastica a zeta di allungamento. Vengono quindi applicati alcuni piccoli punti di materiale rapidamente riassorbibile.

Asportazione di cisti sacro coccigea (o cisti pilonidale) 

La cisti sacrococcigea, o cisti pilonidale ma detta anche sinus pilonidale è una formazione che può essere congenita ma anche acquisita, molto più frequente nell'uomo, soprattutto nei giovani (15-25 anni) che nella donna (circa 10 a 1), caratterizzata dalla presenza a livello coccigeo (parte alta della piega interglutea) di una cisti sottocutanea ripiena di liquido, materiale in disfacimento e spesso anche peli, capelli o altro materiale ectopico, cioè normalmente in altre sedi). Può restare silente e asintomatica anche per molti anni, per poi manifestarsi anche improvvisamente con un ascesso e la fuoriuscita di materiale siero ematico o purulento all'esterno attraverso una fistola cutanea. In questi casi è necessario far rientrare il quadro acuto con terapia antibiotica sistemica e mirata e con specifiche medicazioni.

A infiammazione regredita, va programmato l'intervento di asportazione della cisti. Questo intervento, per essere radicale, prevede l’anestesia generale o la spinale, si esegue a paziente prono, e consiste nell’asportazione della cisti e della fistola a livello del coccige previa visualizzazione dell'eventuale tramite fistoloso profondo con un colorante vitale (bleu di metilene); la parte profonda della cisti infatti può spesso raggiungere addirittura il periostio dell'osso sottostante, La cisti e la fistola devono essere in questi casi asportate in blocco per evitare le recidive. Sarà poi eseguita una accurata sutura dei piani profondi con scollamento del tessuto laterale e della cute per evitare il rischio di deiscenza (riapertura) della ferita. Un piccolo drenaggio in aspirazione dovrà essere posizionato per ameno 24 ore.

In soggetti con elevata peluria locale può essere possibile una recidiva del problema anche in caso di completa e radicale asportazione della cisti congenita, dato che ulteriori cisti secondarie potrebbero formarsi nuovamente a partire dai numerosissimi follicoli piliferi della zona, che possono chiudersi e dare nuovamente il problema; questo può verificarsi in casi di elevata e protratta sedentarietà (per studio, o lavoro) in presenza di alterata traspirazione cutanea (eccessiva sudorazione).

Correzione chirurgica unghia incarnita (onicocriptosi): L'Onicoplastica conservativa

In caso di unghia incarnita recidivante al piede, non tendente alla guarigione e non risolvibile con procedure dermatologiche e/o podologiche, l’intervento di onicoplastica conservativa prevede l’asportazione di una piccola striscia ai lati dell'unghia in blocco con la matrice ungueale e la successiva applicazione di punti di sutura; l'intervento si esegue in anestesia locale tronculare e in regime ambulatoriale e risolve definitivamente il problema. A volte, soprattutto nei casi inveterati (presenti da molto tempo) può essere necessaria una ulteriore piccola revisione chirurgica per rimuovere definitivamente minimi residui di matrice ungueale.

Criochirurgia delle lesioni cutanee

E' una metodica ambulatoriale, semplice e minimamente invasiva che consente di eliminare alcuni tipi di lesioni cutanee mediante il congelamento. Viene eseguita senza necessità di anestesia locale, con un piccolo apparecchio portatile che emette gas criogenico (protossido d'azoto). Il gas, a contatto con il tessuto da eliminare, provoca un rapidissimo abbassamento della temperatura (a -89 gradi) con formazione di cristalli di ghiaccio e successiva necrosi delle cellule trattate; la lesione scomparirà in pochi giorni con minimi esiti cicatriziali. Durante il trattamento potrà essere avvertito un minimo, sopportabile dolore che durerà per i pochi secondi del trattamento.

Controindicazione assoluta a questo tipo di procedura è la Crioglobulinemia; altra controindicazione molto importante è l'incertezza di diagnosi clinica, nel qual caso è necessario procedere ad un adeguato studio dermatoscopico della lesione o, in casi dubbi, ad una biopsia incisionale intralesionale diagnostica o ad un trattamento alternativo con escissione chirurgica ed esecuzione di esame istologico del pezzo.

Le principali lesioni trattabili con questa semplice tecnica sono:

Al trattamento residuerà una crosticina o al limite una piccola flittena (bolla) che guarirà spontaneamente in 7-10 giorni con l'applicazione di pomata antibiotica e un piccolo cerotto).  Alcuni casi possono richiedere più di una applicazione crioterapica.