Ginecomastia

Antinoo

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La ginecomastia è un'aumento di volume, mono o bilaterale, non tumorale, della ghiandola mammaria dell'uomo.

Le cause di ginecomastia possono essere molte; ci sono forme idiopatiche, in relazione a iperproduzione di ormoni (estrogeni) o causate da farmaci, alcuni tumori (testicolo, fegato, ipofisi, rene) possono essere causa di ginecomastia, pertanto di fronte ad una ginecomastia vera, prima di pensare ad una soluzione chirurgica è sempre fondamentale eseguire alcuni accertamenti strumentali ed una valutazione endocrinologica.

La ginecomastia può presentarsi già in età prepuberale, sia come ginecomastia fisiologica transitoria, che come espressione di sindromi o alterazioni del metabolismo ormonale da varie cause.

Esistono diversi gradi di ginecomastia e diversi tipi di classificazione (Grasser, Simon, Wiesman) a seconda della gravità.

Vi è poi la pseudoginecomastia (o adipomastia), in cui l'aumento di volume della regione mammaria è dovuto a deposito anomalo di tessuto adiposo anzichè di tessuto ghiandolare, come ad esempio nel caso dell'obesità.

Il trattamento chirurgico della ginecomastia è diverso a seconda dei casi e della gravità:

Forme a prevalenza adiposa di entità medio lieve (I-IIa di Simon) possono essere trattate solo con una lipoaspirazione; casi piu importanti (grado IIb-III) possono richiedere anche l'asportazione di un po di cute periareolare (tecnica di Davidson). Casi molto severi, con grande eccesso cutaneo, in pazienti ex obesi dopo importante calo di peso, possono addirittura richiedere una vera e propria mastectomia, con escissione cutanea a losanga, reinnesto libero delle areole, con cicatrici residue un po più lunghe e visibili.

Le ginecomastie vere, con accertata presenza di tessuto ghiandolare sono invece trattate con una vera e propria adenectomia sottocutanea, cioè con l'asportazione chirurgica dell'intera ghiandola attraverso una incisione attorno alle areole.

Tutti questi interventi (eccetto la sola lipoaspirazione che potrebbe essere fatta anche in anestesia locale con sedazione) si eseguono in anestesia generale e con ricovero in day hospital o al massimo di una notte; due drenaggi in aspirazione vengono di solito posizionati per 12-24 ore.

Il paziente dovrà poi tenere una fascia elastica a strappo attorno al torace per almeno due settimane.

Le complicazioni possibili in questo intervento sono: sanguinamento, sieromi, irregolarità estetiche, cicatrici ipertrofiche.

L'asportazione della ghiandola mammaria crea problemi?

No, la ghiandola mammaria maschile non ha ovviamente funzione. La sua rimozione non comporta nessun problema al paziente e consente inoltre di poter eseguire un accurato esame istologico per escludere eventuali patologie, anche di tipo neoplastico.

Il problema può ripesentarsi?

No, se la tecnica chirurgica è ben eseguita, il problema è risolto definitivamente; solo i casi trattati con sola liposuzione,se eseguiti in presenza ecografica di tessuto mammario possono dar luogo a recidive. Per questo motivo il trattamento con sole cannule da lipo deve essere riservato ai casi di pseudoginecomastia esclusivamente adiposa previa conferma ecografica.

Alcuni casi importanti con tecnica periareolare possono raramente richiedere una revisione delle cicatrici dopo 1-2 anni, se richiesta dal paziente.

A seguire, ulteriori dettagliate informazioni sull'intervento e consenso informato  a cura della SICPRE. 

Link:  Informativa per correzione di ginecomastia della Società Italiana di Chirurgia Plastica (SICPRE) 

Link:  Consenso informato per correzione di ginecomastia della Società Italiana di Chirurgia Plastica (SICPRE)